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Testaccio

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Storia


Testaccio è il ventesimo (XX) rione di Roma.

Si estende nella zona pianeggiante a sud dell'Aventino e ad est del fiume Tevere e prende il nome dal monte formato con vasi di coccio (testae in latino) accumulatisi nel corso dei secoli durante i trasporti al porto di Ripa grande

Il Monte dei cocci, alta circa 45 metri, con diamentro di circa 1km ,stima il numero di circa 25 milioni di anfore accatastate.

Un accumulo di tale entità è stato possibile solo grazie ad una attenta sistemazione dei cocci,

Alcuni dei cocci conservano ancora il marchio di fabbrica; I Tutuli Picti, scritture a pennello con il nome dell'esportatore;

Durante la settimana santa si teneva la rappresentazione della Passione di Cristo. L'attuale Croce che corona il monte è solo un moderno ricordo di tali antiche celebrazioni che venivano prima pressati e poi collocati ordinatamente sulla parte superiore del monte.

da qui il il nome - antico - di monte Testaccio o Monte dei cocci.

Il porto dell'Emporio (situato nella sponda del Tevere all'altezza di via Romolo Gessi) era funzionante già dall'epoca romana, e rappresentava il terminale finale perlo scarico di merci e materie prime quali olio, marmi, grano, vino che, arrivavano a roma dalla Spagna e dall'Africa.

Dal II secolo a.C. il graduale spostamento a sud delle strutture portuali del Tevere porta all'occupazione di questa zona, esterna alla cinta muraria.

Nella zona sono gestite molte altre attività commerciali, quella più importante la vendita dei marmi; da qui prende il nome Via Marmorata.

Sorgono conseguentemente grandi edifici pubblici e privati per il deposito temporaneo delle merci.

Dopo la fine del III secolo d.C. le sue strutture edilizie decadono e le ivasioni barbariche del V secolo contribuiscono allo spopolamento della zona che tale rimarrà fino all'era moderna.

Da questo momento, iterreni coltivati, passano sotto la gestione dei Monasteri dell'Aventino.

La zona è utilizzata fino all'Ottocento come luogo di feste popolari e religiose e costituisce un punto di passaggio per la Basilica di San Paolo

Esso fu istituito nel 1921. La trasformazione urbanistica del sito avviene alla fine dell'Ottocento, in seguito alla costruzione del mattatoio e del circostante quartiere popolare.

   

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