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Un amerciano a Roma… anzi a Testaccio31/03/2011 - DiBenedetto al Roma Club Testaccio, il cuore dei tifosi Questione di cuori, per Thomas Richard DiBenedetto. Dopo aver conosciuto il cuore di Roma nella giornata di mercoledì, l’imprenditore americano ieri ha visitato il cuore della Roma, vale a dire il Club Testaccio. Si è trattato del primo contatto di DiBenedetto con il tifo giallorosso. Il tycoon statunitense aveva trascorso la mattinata negli studi legali Grimaldi e Tonucci. Poi, nel pomeriggio, ha raggiunto in auto la sede del club. I 50 tifosi presenti in via Ghiberti l’hanno accolto con un’ovazione. DiBenedetto – abito blu e cravatta rossa – ha prima avuto un colloquio con i responsabili del Roma Club, quindi ha firmato qualche autografo. Ma non solo. Ha anche stappato un paio di bottiglie di champagne, indossando una sciarpa giallorossa. Brindisi e foto, dunque, con una bandiera statunitense a fare da sfondo. Sotto la scritta: Facce sognà. DiBenedetto, insomma, si è comportato da presidente, pur non essendo – per ora – presidente. Poi, rivolgendosi a chi lo applaudiva, ha sussurrato: «La passione dei tifosi della Roma non è seconda a nessuno. E’ un onore per me far parte della famiglia romanista qui a Roma. Forza Roma». DiBenedetto ha infine lasciato Testaccio alzando due dita della mano, l’indice e il medio, in segno di vittoria. Poco prima di rientrare in albergo, si è diretto allo stadio Flaminio: ha costeggiato il perimetro dell’impianto, decidendo di fermare l’auto per qualche istante. In serata, ha chiesto di tornare a Testaccio per la cena, senza però far conoscere il ristorante scelto. Ma, alla fine, avrebbe preferito rimanere in albergo. Si è trattato del primo contatto di DiBenedetto con il tifo giallorosso. Il tycoon statunitense aveva trascorso la mattinata negli studi legali Grimaldi e Tonucci. Poi, nel pomeriggio, ha raggiunto in auto la sede del club. I 50 tifosi presenti in via Ghiberti l’hanno accolto con un’ovazione. DiBenedetto – abito blu e cravatta rossa – ha prima avuto un colloquio con i responsabili del Roma Club, quindi ha firmato qualche autografo. Ma non solo. Ha anche stappato un paio di bottiglie di champagne, indossando una sciarpa giallorossa. Brindisi e foto, dunque, con una bandiera statunitense a fare da sfondo. Sotto la scritta: Facce sognà. DiBenedetto, insomma, si è comportato da presidente, pur non essendo – per ora – presidente. Poi, rivolgendosi a chi lo applaudiva, ha sussurrato: «La passione dei tifosi della Roma non è seconda a nessuno. E’ un onore per me far parte della famiglia romanista qui a Roma. Forza Roma». DiBenedetto ha infine lasciato Testaccio alzando due dita della mano, l’indice e il medio, in segno di vittoria. Poco prima di rientrare in albergo, si è diretto allo stadio Flaminio: ha costeggiato il perimetro dell’impianto, decidendo di fermare l’auto per qualche istante. In serata, ha chiesto di tornare a Testaccio per la cena, senza però far conoscere il ristorante scelto. Ma, alla fine, avrebbe preferito rimanere in albergo. Autore: www.laroma24.it << Indietro |
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